Prosegue la pubblicazione dei lavori delle scuole partecipanti alla IV edizione del Premio Vito Maurogiovanni.
Oltre alle quattro premiate, condividiamo le produzioni degli Istituti di ogni ordine e grado della Regione che hanno ricevuto menzioni speciali dalla Giuria.
Arricchiscono la sezione, dopo quello del presidente, Professor Corrado Petrocelli, gli interventi dei componenti la Giuria del Concorso che, con grande generosità, ci offrono importanti spunti e riflessioni su Vito Maurogiovanni e sul Premio a lui intitolato. A tutti il nostro grazie.
Di seguito presentiamo il video di Daniele Maria Pegorari, Professore di Letteratura italiana e di Sociologia della Letteratura del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro’; il contributo di Nicola Marrone, ex Dirigente della Regione Puglia, operatore culturale esperto di teatro; il video di Onofrio Pagone, Vice-Capo Redattore Centrale della Gazzetta del Mezzogiorno, di Enrica Simonetti, Capo Servizio Spettacoli della Gazzetta del Mezzogiorno, di Maria Luisa Sgobba, Presidente Regionale UCSI, di Antonio d’Itollo, Dirigente tecnico U.S.R. Puglia, e di Enzo Quarto, Presidente del Circolo delle Comunicazioni Sociali Vito Maurogiovanni.
Daniele Maria Pegorari
Onofrio Pagone
Nicola Marrone
“La quarta edizione del Premio, chiusa con la premiazione delle Scuole vincitrici, è stata, davvero travolgente.
Travolgente nel senso che i componenti della Giuria sono stati letteralmente travolti da una marea di proposte, arrivate da ogni ordine di Scuola e da ogni provincia della Regione. Una grande, inattesa (almeno nei numeri), partecipazione, che ha dimostrato tutta la bontà dell’impostazione che il Circolo delle Comunicazioni Sociali Vito Maurogiovanni aveva formulato fin dalla prima edizione del Premio, nell’ a.s. 2011/2012.
Infatti, più che il cospicuo aumento delle Scuole partecipanti, il risultato più interessante, che la Giuria ha potuto valutare, è stata la pluralità di esperienze didattiche diffuse sull’intero territorio regionale e, perciò espressione di differenti culture linguistiche, che hanno saputo e voluto cimentarsi in un’ esaltante occasione di confronto e di scambio.
Vito Maurogiovanni sarebbe stato felice e soddisfatto per un risultato che lui intravedeva come un obiettivo da raggiungere, quando ne discutevamo (negli anni ’70), mentre, pazientemente, costruiva, un pezzo alla volta, una scena dopo l’altra, lo straordinario mosaico di “Jarche vasce”: il dialetto come espressione di un’identità culturale, pronta ad aprirsi al confronto ed alla integrazione con altre identità, altre tradizioni, altri linguaggi.
In quegli anni a Bari, il teatro era confinato in un confronto, a distanza e distante, tra due “compagnie” a colpi di: Anouilh, Osborne, Mrozek, Buchner, Adamov, Brecht, Frish, Shakespeare, Genet… la proposta di uno spettacolo teatrale in dialetto (vent’anni dopo “U cafè antiche”) era come dire una parolaccia a tavola: quando debuttò “Jarche vasce”, con la regia di Michele Mirabella, restarono tutti spiazzati, tranne il pubblico, sempre più numeroso ed entusiasta.
Numeroso ed entusiasta come il pubblico di studenti e docenti che hanno affollato il Nuovo Teatro Abeliano, per esibirsi e applaudire in una speciale esperienza di condivisione sociale e culturale.
Questa è stata la quarta edizione poi, mentre si preparava la successiva, è arrivato l’ospite inatteso… Le scuole sono state chiuse, la professionalità dei docenti, la loro grande disponibilità, l’impegno dei ragazzi, la loro voglia di esserci, di partecipare, tutto sospeso in una nuvola di pandemia.
“Andrà tutto bene”, le scuole riapriranno, quando? Le attività didattiche riprenderanno, come? Non ci resta che sperare, forse ed un po’ sognare: Vito Maurogiovanni, in fondo, era un sognatore, un grande sognatore. Possiamo immaginare che la nuova Scuola, che verrà, troverà, tra i nuovi percorsi, anche quello già tracciato dal Premio Maurogiovanni, attraverso un progetto didattico multimediale e multidisciplinare, capace di coinvolgere docenti e studenti, intanto di un’intera regione e, chissà, forse di più regioni, e magari, più nazioni: sognare si può, sperare si deve.“
Enrica Simonetti
Maria Luisa Sgobba
Antonio d’Itollo
Enzo Quarto
Premio Vito Maurogiovanni – Quarta Edizione – menzioni speciali della Giuria
SEZIONE I – SCUOLE PRIMARIE
Scuola Primaria Settanni-Manzoni – Rutigliano (BA)
Classi: IV sezioni B e C
Dirigente scolastico: Maria Melpignano
Docente referente: Anna De Bellis
Menzione speciale della Giuria per l’emozionante realizzazione di un testo teatrale e video, frutto di una contaminazione tra il Cuore di De Amicis e Avventura nel Teatro di Vito Maurogiovanni.
Video
Ricordando Vito Maurogiovanni – testo
Scuola Primaria dell’Istituto Preziosissimo Sangue di Bari
Classe: V
Dirigente scolastico: Angela Garofalo
Docente referente: Maria Attolico
Menzione speciale della Giuria per l’apprezzabile, originale realizzazione di un CD musicale ispirato a una lirica di Vito Maurogiovanni, Il Porto
SEZIONE II – SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO
Scuola Secondaria di I Grado Polo 2 “Borgo” Gallipoli (LE)
Classi: IIF; IIIF; IIE
Dirigente scolastico: Lucilla Vaglio
Docenti referenti: Mariano Polimeno, Marzia Maria Sansò
Menzione speciale della Giuria per l’originale e accurata produzione di due libri tridimensionali realizzati in cartapesta ispirati alle tradizioni e alla cultura del territorio e per il testo teatrale e il video BRASEPIU CADDHIPULINU.
Video – I parte
Video – II parte
PRESEPE GALLIPOLINO – testo in italiano
BRASEPIU CADDHIPULINU – testo originale
Scuola Secondaria di I Grado Polo 3 Casarano (LE)
Classi: IIA; IIB; IID; IIIC
Dirigente Scolastico: Rita Primiceri
Docente referente : Roberta Carechino
Menzione speciale della Giuria per la realizzazione di un pregevole albo illustrato e di un CD audio: I misteri di Castel del Monte ispirato a Castelli di Puglia di Vito Maurogiovanni.
Ascolta l’audio:
SEZIONE III – SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO
Liceo Statale Tito Livio – classico, scientifico, linguistico, scienze umane – Martina Franca (TA)
Classi: VD e VC- Liceo Scientifico
Dirigente scolastico: Giovangualberto Carducci
Docenti referenti: Maddalena Cardone, Annamaria Pastore
Menzione speciale della Giuria per l’originalità e l’efficacia della scelta espressiva: un fumetto, I Giovani nell’inferno della Storia tratto da Eravamo tutti balilla di Vito Maurogiovanni e di un interessante testo di ricerca storica, “Le radici come consapevolezza di una storia comune” ispirato a Come Eravamo dello stesso autore.
I giovani nell’inferno della storia – classe 5D
Il ginosino impavido – classe 5C
I.S.I.S.S. M. Lentini – A. Einstein – Mottola (TA)
Classi: IIA (Chimica, Materiali, Tecnologie); II – IVA (Grafica e Comunicazione)
Dirigente scolastico: Piero Rotolo
Docenti referenti: Angela Aloia, Mariangela Laneve, Anna Mingolla, Antonia De Santo
Menzione speciale della Giuria per la trasposizione efficace di un testo teatrale ispirato a Sanghe, Amore e Contrabbanne di Vito Maurogiovanni, realizzato con grande rispetto dell’originale. Si rilevano la cura nella ricerca di spazi e luoghi esterni in cui ambientare la vicenda e lo sforzo di ritradurre il dialetto barese in quello mottolese.
Estratto del video
I.I.S.S Elena di Savoia – Calamandrei – Bari
Classe: II B – Istituto Elena di Savoia
Dirigente scolastico: Carlo De Nitti
Docente referente: Alba Raguso
Menzione speciale della Giuria per la scelta innovativa di un testo inedito, La ragazza sul balcone di Vito Maurogiovanni e il suo adattamento teatrale, realizzato con cura e grande impegno, inserito in un percorso curricolare che ha proposto un autore locale e una vicenda ‘tutta meridionale” all’attenzione degli studenti, e ha consentito loro di conoscere forme espressive molto vicine alla loro sensibilità.
La ragazza sul balcone – presentazione
La ragazza sul balcone – testo
Liceo delle scienze umane – economico sociale – linguistico G. Bianchi Dottula Bari
Classe: IIA – Liceo Linguistico
Dirigente scolastico: Annamaria Amoruso
Docente referente: Antonietta Cioce
Menzione speciale della Giuria per l’interessante e suggestivo atto unico, Arco della Pace, frutto di un lavoro di contaminazione operato dagli studenti che si traduce in un godibile testo teatrale, sospeso tra letteratura e tradizione.